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La Storia

Casale al Dazio
dai primi del '900

Il casale, situato proprio al confine con l’Impero austro-ungarico, ai primi del ‘900 fungeva da punto di riscossione del dazio doganale. Il pagamento del dazio, che veniva riscosso dal custode forestale, avveniva nella casetta dove ora è stata allestita l’area wellness.

La struttura che oggi ospita gli appartamenti del Casale al Dazio era invece sede dalla locanda, dove sostavano i viaggiatori. A disposizione dei viandanti c'erano anche uno spaccio ed una stalla per far riposare i cavalli. 

Nel secondo dopoguerra il casale è stato acquistato dalla famiglia Buratti che nel 2020 ha deciso di rinnovarlo ed adibirlo a casa per le vacanze.